Alessandro Stagni's Weblog

Addio Carlo Capone

Si è spento improvvisamente il 23 giugno (la notizia mi è sfuggita), all'età di 55 anni, Claudio Capone. Non conoscevo neppure il suo nome prima di stasera, ma era una persona intima a molti di noi. Era la voce, tra l'altro di Luke Skywalker e, soprattutto, la voce fuori campo dei documentari di Quark (l'unico programma di vera divulgazione scientifica).

La sua voce rassicurante era ormai sinonimo di autorevolezza scientifica. Mi mancherà. Requiescam In Pacem.

Di seguito l'addio di Piero Angela.

Pena di morte per i Blogger?

Che nessuno si senta escluso a priori. Non si arriverà a questi eccessi nei paesi democratici, ma la libertà di espressione associata ad un potenziale di diffusione illimitato spaventa, scardina le economie di relazione che hanno determinato molti degli attuali equilbri.

The Iranian parliament is set to debate a draft bill that would add a number of crimes to the list of those that can result in execution, among them "establishing weblogs and sites promoting corruption, prostitution and apostasy." Apostasy means the abandonment of a religion. The official Iranian news agency reports that the bill is intended to "toughen punishment for harming mental security in society." [From Iran Parliament to Debate Death Penalty for Bloggers - ReadWriteWeb]

Nuove frontiere per il "Cultural Divide"

Tutto ciò che è familiare diventa semplice, ma sembra che nemmeno Google, nella sua essenzialità, sia poi un concetto semplice per chi non ne domina il paradigma (e non vale dire che "mio figlio lo sa usare a quattro anni", bisogna essere stati condizionati per disimparare l'ovvio):

If you thought it's easy to get to Google, think again. In our current round of usability research, only 76% of users who expressed a desire to run a Google search were successful. In other words, 1/4 of users who wanted to use Google couldn't do so. (Instead, they either completely failed to get to any search engine or ended up running their query on a different search engine — usually whatever type-in field happened to be at hand.)

He concludes:

I doubt that any Web designer would be incapable of running a Google search. So, the fact that 1/4 of users can't do it is a striking demonstration that you can't rely on your own experience if you want to reach a broader audience.

[From One-Fourth of All Internet Users Cannot Perform a Simple Google Search]

La morale da trarre credo sia che, per raggiungere target vasti, si debba sempre mettere in dubbio l'efficacia degli strumenti utilizzati per arrivarci,

Vi consiglio, inoltre, di dare un occhiata al post di DElyMiyh dal quale sono arrivato all'articolo citato.

Google,

Pensionare le pensioni

Devo confessare: la sola idea di dover, un giorno, andare in pensione mi atterisce (ance se fortunatamente manca molto tempo ancora). Questo libro almeno nel titolo mi da speranza. A parte gli scherzi, il tema è davvero interessante per tutta una caetgoria di persone impegnata in lavori dove la creatività ed il talento sono cruciali. Ma nella società dell'informazione è ancora sensato pensare alla pensione anche per lavori meno esoterici? La tendenza generale fa riferimento ad un generico "largo ai giovani" e che sostenere il contrario è perlomeno controcorrente, ma io direi "largo alle nuove idee ed al miglioramento" indipendentemente dall'età dei neuroni che lo esprimono (è chiaro che in una società senza meritocrazia misurabile le posizioni più conservatrici provengono da chi ha già occupato il potere otteniamo come risultato che l'età media sale oltre ogni ragionevole statistica, ma questa è un altra storia).

Good news: there is no need to retire. There is no need to pack up your desk or attend one more retirement party. Why? With the widening gap between the number of workers and demand for talent, employers are looking to keep smart, productive workers in the workplace. The growing talent shortage will allow you to re-negotiate your relationship with "work."

[From RETIRE-RETIREMENT.COM]

RETIRE-RETIREMENT.COM via kwout

Rerirement

Mobil Übermensch

Un commento interessantissimo quello di Andrea al post su "Mobile e spazio tempo"... merita un paio di precisazioni... La mia osservazione partiva dalla "semiotica" di "ora" e "confine", un simbolo temporale ed uno spaziale, facendo riferimento a quanto scrissi nel post "Il parco tematico del quotidiano". E' evidente che il superamento di un confine può essere usato come metafora anche temporale ma parte da un concetto spaziale di ubiquità. Ciò che c'è di nuovo nel "pay-off" di Tim è che il confine diventa quello della propria sfera personale, come se la comunicazione personale recasse con se qualcosa del Übermensch. Ma, sicuramente, le tecnologie e i valori della società sono correlate, lo "Homo Conexus" dovrà, quindi, sviluppare una  nuova etica, una nuova morale, un nuovo concetto di libertà individuale?

Rete e libertà

Ho postato il seguente commento sul Blog di Stefano Quintarelli in una coda di repliche molto interessanti.

Permettetemi una valutazione controcorrente visto che ho maturato idee differenti da quelle che avevo qualche tempo fa. Vi immaginate cosa ne sarebbe del tema se dato in pasto ad una campagna elettorale? Quello della rete in fibra è un tema trasversale che deve attraversare più legislature, serve un progetto sereno... Magari tenere il tema fuori dalla demagogia pre-elettorale aiuterà ad affrontarlo con più cognizione di causa. Scusatemi ma la gente non è preparata ad affrontare il tema se non gli viene spiegato con serenità (vi ricordate il nucleare?) e forse nemmeno allora. E poi la rete in fibra tocca troppi interessi e non credo ci sia chiarezza su quali siano le conseguenze per la configurazione attuale dell'economia dell'informazione. Ma quello che deve essere chiaro alla "gente" è che nuove tecnologie significano nuovi concetti di Libertà. E su questo dobbiamo tutti vegliare.

[From Quinta 's weblog : Il Blog di Stefano Quintarelli: La politica si occupi della nuova rete. La fibra sorride al Prof. Scarpa]

Riprendo un tema a me caro, quello dei diritti costituzionali dell'era digitale. In un arena nella quale non si è ben compreso quale sarà il reale impatto delle nuove tecnologie (web + fibra + wireless) sul tessuto sociale e sui comportamenti collettivi, appare fondamentale pensare anche a come dovranno esprimersi i diritti dei cittadini. Il concetto di libertà si è trasformato nel tempo e dovrà trovare il modo di esprimersi e di essere tutelato anche nel prossimo futuro. A strumenti potenti di estensione della nostra capacità di informarci, comunicare e comprendere, corrispondono strumenti altrettanto potenti per manipolare o limitare gli individui.

Il vero problema politico non è tanto nella capacità dell'infrastruttura, ma nella definizione delle regole civili che la governano, e c'è molto ancora da fare e da far comprendere sulla gestione dei dati personali, sul filtraggio dell'informazione, sul diritti dei autore, sulla riservatezza delle comunicazioni, su cosa significhi realmente accesso ad internet....

Cosituzione, DPI, Freedom, Internet, Internet

L'economia del "free" non è ne buona ne cattiva, semplicemente è ciò che accade

E' sempre più evidente che non tutto ciò che ha valore è monetizzabile, e non segue delle regole di concambio tradizionali. Ma tutto ciò non ha direttamente a vedere con l'etica e la morale. Semplicemente è quello che sta succedendo, abilitato dalla Rete, ancora da capire nelle suo dinamiche. Di questo tema ho trattato nel mio articolo su Beltel di Gennaio 2008 (Download beltel-n121-08.pdf (1991.7K))

One of the problems that comes up whenever we discuss economics around here is this prevailing belief that there's a moral component to economics -- and that whether something is "good" or "bad" plays a role in determining the economics. Economics is just an explanation of the forces at work on a market. Asking if economics is good or bad is like asking if physics is good or bad. Sure, gravity sucks for those who want to fly, but it's simply a force that is. The same is true with the economics associated with infinite goods that force a price to free. [From The Economics Of Free Isn't Good Or Bad -- It's Simply What Happens]

free

La realtà soffocata

Quanta verità e conoscenza viene occultata dai vincoli imposti dalla necessità di coesione sociale? La nostra cultura tende a dare all'anonimato una valenza spesso negativa (salvo poi utilizzarlo come strumento di controllo). E' comprensibile che non si possa dire quello che realmente si pensa, in fondo la coesione sociale, che sia in famiglia, in azienda o scuola (od in qualunque raggruppamento di persone) si auto consolida attraverso l'omissione del reale interiore. La rete, come strumento di libertà può dare voce a tale realtà interiore soffocata dalla necessità di non essere soli. Vi raccomando la lettura di questo lucidissimo post.

PostSecret.com is a site where members obtain a form of therapy from anonymously sharing their secrets with the world. The project started with physical post cards about 4 years ago and has since made the migration to social media. There have also been a number of books and videos created as a result of the more than 180,000 secrets that have been shared.

It amazes me the creativity, honesty and emotion that individuals are willing to display anonymously via the web. The most recent compilation from PostSecret.com, A Valentine Video, can be seen below.

(...)

Companies could try creating a forum for employees to anonymous submit thoughts and ideas being clear that all content must be work appropriate. If needed, monitor the site and allow users to flag inappropriate content (ala youtube) or if necessary monitor the submissions before they are posted (making it clear to submitters why the have been censored). If that is to radical, start by allowing employees to express themselves by ranking and rating content. The idea is to give employees a voice and the freedom to break free of the hierarchy and danger of group think. I was just talking with my colleague Alan and we discussed how an anonymous forum could be valuable tool on those occasions when everyone is thinking the plan from the top is flawed, but doesn’t feel comfortable voicing their opinion.

[From Wikinomics » Blog Archive » A valentine video of secrets - a lesson for the enterprise]

Identity, Anonimous

27 gennaio: il giorno della memoria

Mi ha molto turbato questa foto più di quelle, terribili, delle cataste di corpi avvizziti, che da adolescente appassionato di storia della seconda guerra mondiale avevo già studiato. In questa foto c'è la tragedia delle quotidianità interrotte, strappate dalla loro eroica normalità di famiglia.

E' fondamentale ricordare la Shoah, non solo per tenerci in allerta sul pericolo dormiente, su ciò che le logiche sociali sono capaci di produrre, ma anche per riprendere coscienza sul fatto che i campi di sterminio si sono susseguiti anche dopo la seconda guerra mondiale e probabilmente esistono anche ai giorni nostri, e sui morti dei quali, spesso, è calato il silenzio ipocrita e colpevole della stampa.

E' ora di un governo blogger...

Leggevo un post di Marco Montemagno e relativi commenti dove si fanno considerazioni sul blog del Presidente Bush (in realta è un diario di viaggio con domande aperte).

Ho visitato il sito della Casa Bianca è sono stato attratto da qualcosa, a mio avviso, significativa: un forum per discutere della politica economica con il segretario al tesoro.

...ma la cosa che ho reputato ancora più interessante è questo: il Blog del Dipartimento di stato

Welcome to the White House via kwout

Dipnote: Legal via kwout

... nel disclaimer del sito appiano le regole del giuoco...

Dipnote: Legal via kwout

... ritengo che si possa provare anche in Italia (ah, nota per il governo: bastano 14 euro al mese su Typepad...).