Nintendo è la prova che l'intelligenza paga. A risollevare le sorti della ca Giapponese non è stato l'esoterismo di una GPU (Graphical Pricessing Unit) di ultima generazione. Nintendo ha applicato con sistematicità e con coraggio le teorie più semplici del marketing strategico: vai là (segmento) dove nessun uomo è stato prima (sono forse gli altri non stati sufficentemente arditi). Ed è andata oltre (forse suo malgrado). Studiando il mercato dell'intrattenimento hanno rilevato che Sony e Microsoft trascuravano almeno un segmento individuale ed uno sociale. il primo è formato dal complemento dell'insieme dei gamer tradizionali (giovani maschi dall'età tra i 14 ed i 30 anni (con le dovute eccezioni) con grande dimestichezza nell'uso di sistemi con elevata dose tecnologica. Partendo da questo mercato Sony e Microsoft hanno puntato sulle comunità di gamer dandogli gli strumenti grafici da far impallidire la Pixar e la Dreamworks ed una piattaforma di comunicazione via rete. Singoli individui che giocavano in rete a migliaia di chilometri di distanza formando comunità di guerrieri fantasy o di un futuro remoto. Bello anzi bellisimo ma... ma Nintendo ha tirato fuori dal cappello la comunità base che tutti avevano trascurato: la famiglia. E con essa persone che non avevano idea di cosa fosse un videogioco. Per portare dentro il mercato le madri, gli zii ed i nonni, oltre ad una accurata comunicazione, ha inventato, riciclando le tecnologie mature ed utilizzate in altri contesti: telecamere infrarossi a basso costo ed accelerometri utilizzati per le macchine fotografiche (per correggere le vibrazioni della mano) collegamenti bluetooth. Così è nato l'oggetto più rivoluzionario del mondo del gaming: un telecomando. Un oggetto intuitivo che tutti intuitivamente puntano conto un televisore. Tutto questo insieme ad un re-styling della sua precedente e vecchia console dalle prestazioni mediocri (Gamecube) a dato luogo ad una grande lezione da apprendere, i cui risultati parlano da soli:
Gaming appearing recession proof as Wii, DS dominate sales via kwout
Il bello è che non è finita. La Wii si propone come una piattaforma familiare non solo di intrattenimento ma di interazione tra mondo digitale e persona (presa nella sua quotidianità). Sono curioso di vedere come gli altri grandi si incammineranno su questo terreno ancora vergine, nonostante i geni del marketing di Nintendo.
ciao sono alessandro; vorrei chiederti un consiglio su come impostare la descrizione della strategia di marketing operativo circa il lancio di nintendo wii e inoltre se esistono siti più specifici da cui posso trarre informazioni concrete . grzie attendo tue cordiali risposte.
Scritto da: mamboital | mercoledì 12 novembre 2008 a 18:22:37 Europe/Rome