Acuta osservazione di Tommaso Sorchiotti. I responsabili della comunicazione della produzione del film "REC" hanno semplicemente affidato il messaggio alla rete, oltre che alla sovrastruttra mediatica prodotta per la promozione del film, sara infatti molto più semplice la comunicazione "mouth 2 mouth" facendo leva sulle funzionalità del sito (commenti, classifiche, la possibilità di "includere" il trailer nel proprio sito, ecc.). Non c'è da meravigliarsi quindi della scelta per il sito del film di essere uno dei tanti che "embedderà" il contenuto. Forse....
REC: Promuovere un film su YouTube Il genere finto-documentario horror non è tra i miei preferiti. Non son neanche sicuro di avere visto The Blair Witch Project. Tuttavia del promo in tv di REC, film di Jaume Balagueró in uscita in questi giorni al cinema, una cosa mi ha colpito. L’indirizzo web alla fine non rimandava al sito ufficiale, bensì alla pagina Youtube. Un particolare che non so quante persone *normali* avrebbero notato. Eppure a me sembra una gran cosa. Questo dettaglio può essere interpretato in diversi modi:
1) Che la produzione non aveva soldi per creare un sito ben fatto.
2) Che a forza di sentire YouTube colpevole di abusi e idiozie han detto “ma sì, mettiamo anche la nostra roba, non si sa mai..”
3) Che la promozione del film è stata fatta da persone che conoscono un minimo la Rete.
Quali che siano le reali motivazioni della scelta, a me fa piacere trovare uno strumento utilizzato a dovere che permette alle persone di commentare, votare, embeddare, i contenuti del film. Una scelta che mette volontariamente il film nelle mani del pubblico, con il rischio concreto di presentare ufficialmente un giudizio negativo anche a chi il film ancora non l’ha visto. [From .Questo non è un Blog. - REC: Promuovere un film su YouTube]
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